Salute del Cervello: Una Priorità per il Futuro della Neuroriabilitazione

Diversi i temi trattati nel recente congresso della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica scolto a Parma dal 10 al 12 aprile 2025.
La salute del cervello sta emergendo come una priorità fondamentale nelle agende di ricerca europee e nazionali. La recente European Strategic Research Agenda (ESRA) ha delineato i prossimi dieci anni come una “Brain Health Research Agenda”, evidenziando l’importanza di investire nella ricerca sulla salute cerebrale e nella neuroriabilitazione.
La Sfida Europea e il Ruolo dell’Italia
Nell’ambito del Piano Nazionale di Ricerca, è emerso che la European Strategic Research Agenda (ESRA) definirà la ricerca europea per i prossimi 10 anni come una “Brain Health Research Agenda”. Ai paesi è stato chiesto di firmare e compartecipare al 50% dei costi. L’Italia, fino a pochi giorni fa, era tra i tre paesi europei che non avevano ancora versato la propria quota. La partecipazione italiana a questa iniziativa è cruciale per garantire fondi adeguati ai nostri ricercatori e per posizionare il paese all’avanguardia nella ricerca neuroriabilitativa.
Il piano strategico “One Brain One Health” sottolinea l’importanza di un approccio integrato, che coinvolga attivamente società scientifiche come la SIRN nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla salute del cervello.
Prevenzione e Invecchiamento Attivo
Sono stati identificati almeno quattro elementi chiave per la prevenzione delle malattie neurologiche: il sonno, la prevenzione dei traumi cranici, l’aumento delle relazioni sociali e il mantenimento dell’attività intellettuale. Le relazioni sociali sono correlate alla prevenzione dell’Alzheimer e della demenza, tanto che il messaggio dovrebbe essere rivolto anche alle scuole, incoraggiando a coltivare amicizie (idealmente almeno cinque) per la salute cerebrale.
L’invecchiamento attivo rappresenta una sfida importante per la società moderna. Il tema dell’invecchiamento con un cervello attivo è cruciale e si lega ai tavoli sull'”elting” (presumibilmente “healthy aging”) già attivi in Italia, promossi da geriatri. La neuroriabilitazione deve trovare il suo posto in questo contesto, definendo chiaramente il proprio ruolo nelle iniziative di promozione dell’invecchiamento attivo.
L’Asse Microbiota-Intestino-Cervello
Una delle frontiere più promettenti nella ricerca neuroriabilitativa riguarda l’asse microbiota-intestino-cervello. L’asse microbiota-intestino-cervello è un argomento “caldo” nella ricerca, con un elevato numero di pubblicazioni annuali. Tuttavia, è necessario un maggiore rigore nelle definizioni e nella letteratura scientifica, data la presenza di confusione e approssimazione.
Il microbiota è una comunità di microrganismi, principalmente batteri, ma include anche virus, funghi e altri eucarioti. Il microbioma è un concetto più ampio che include l’ambiente, i metaboliti e il patrimonio genetico di questi microrganismi. Il microbiota può interagire con il cervello attraverso diverse vie, inclusa la via neurale, in particolare attraverso le terminazioni vagali della mucosa intestinale.
Neuroinfiammazione e Sarcopenia
La neuroinfiammazione è rilevante in diverse condizioni del sistema nervoso centrale: malattie infiammatorie primarie, lesioni reattive e malattie croniche degenerative. Negli ultimi anni, si è prestata molta attenzione al ruolo della neuroinfiammazione nelle malattie croniche neurodegenerative, come l’Alzheimer.
La sarcopenia, definita come la perdita di massa e funzione muscolare, rappresenta un’altra sfida importante. L’invecchiamento, le patologie e l’inattività contribuiscono alla sarcopenia, definita come la perdita di massa e funzione muscolare. La sarcopenia ha ripercussioni muscolari (perdita di massa, forza) e metaboliche (insulino-resistenza), portando a un aumento della morbidità e della mortalità.
L’Intelligenza Artificiale nella Neuroriabilitazione
L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta un potente strumento per la ricerca bibliografica. Ma le sue applicazioni vanno ben oltre: L’IA può supportare la personalizzazione del trattamento riabilitativo, ad esempio analizzando traiettorie cinematiche per predire il recupero motorio.
Diversi strumenti basati sull’IA possono facilitare la ricerca e l’analisi della letteratura scientifica, tra cui ChatGPT, Semantic Scholar, Elicit, SciSpace, Consensus, Scholarly e Research Rabbit. La privacy dei dati dei pazienti è una questione cruciale che limita attualmente l’uso di IA generativa come ChatGPT nell’analisi diretta delle anamnesi.
Riabilitazione nella Sclerosi Multipla
Le recenti linee guida sulla riabilitazione nella sclerosi multipla forniscono raccomandazioni importanti. È fondamentale una valutazione multidimensionale della persona con SM per pianificare un trattamento sintomatico e riabilitativo individualizzato.
Per la gestione della fatica, sintomo molto comune e disabilitante nella SM, è importante escludere altre cause (ansia, depressione, disturbi del sonno) e fornire indicazioni sulla gestione in relazione a fattori come il calore e lo stress. Esercizi di mindfulness, cognitivo-comportamentali, aerobici, di equilibrio, allungamento muscolare e yoga possono essere utili.
Il Ruolo dell’Apprendimento e della Teleriabilitazione
Apprendimento, neuroplasticità e neuroriabilitazione sono strettamente connessi. L’interazione con l’ambiente e l’attuazione di azioni finalizzate sono fondamentali per l’apprendimento motorio. Il terapista svolge un ruolo cruciale in questo processo: Il terapista svolge un ruolo cruciale nell’interazione con il paziente; prescrivere il terapista, non solo la terapia.
La telereabilitazione ha ricevuto una forte spinta, soprattutto dopo il Covid-19, con risultati significativi negli adulti. Si stanno studiando le possibilità della telereabilitazione anche nella neuroriabilitazione evolutiva per diverse disabilità.
L’Importanza della Narrazione come Strumento di Cura
La narrazione e l’ascolto possono essere strumenti potenti di formazione e di cura, permettendo di rielaborare eventi traumatici e di diventare protagonisti della propria storia. Condividere le proprie esperienze può trasformare il trauma in un mezzo di conoscenza.
L’arte e la cultura in generale hanno un ruolo determinante nella prevenzione, promozione della salute, trattamento e gestione delle patologie, con evidenze scientifiche a supporto. La “social prescription”, ovvero la prescrizione di attività artistiche o fisiche, sta emergendo come un approccio promettente nella neuroriabilitazione.
Conclusione
La salute del cervello rappresenta una priorità fondamentale per il futuro della neuroriabilitazione. L’integrazione di nuovi approcci, dalla comprensione dell’asse microbiota-intestino-cervello all’applicazione dell’intelligenza artificiale, dall’attenzione alla sarcopenia alla valorizzazione della narrazione come strumento terapeutico, può contribuire a migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.
È essenziale che l’Italia partecipi attivamente alle iniziative europee in questo campo, garantendo adeguati finanziamenti alla ricerca e sviluppando una governance strutturata che permetta alla neuroriabilitazione di entrare nelle case di comunità, rispondendo così alle sfide dell’invecchiamento della popolazione con un approccio scientifico e un’adeguata pianificazione politica ed economica.



